Non si può entrare nel dinontorganismo quando non si riesce a dare un volto ai trascendentali dinamici. I trascendentali dinamici sono le proprietà autocostruttive essenziali ed universali senza il quale quel dato tipo di ente dinamico non riesce a sussistere o ad essere pensato.
Approfondimento 1
Per comprendere il valore di un trascendentale, per esempio la moralità, ci spostiamo ai tempi di Adamo ed Eva, i nostri progenitori. Adamo ed Eva hanno costituito la prima società.
Il trascendentale “moralità” della società al tempo della famiglia di Adamo ed Eva era
- avere almeno due figli per coppia
- avere un figlio maschio e uno femmina
- non avere figli gay
- avere figli fertili
La moralità della società di “ Adamo ed Eva” è la condizione autocostruttiva universale necessaria e sufficiente perché sussista la società nello spazio e nel tempo. Sul fatto che queste condizioni fossero necessarie allora non ci piove, lo capisce anche un bambino e la nostra esistenza ne è la prova.
Salta subito all’occhio con estrema evidenza la differenza tra morale (e moralità intesa come caratteristica del comportamento) ed invece moralità intesa in modo metafisico-trascendentale .
- La morale ai tempi di Adamo ed Eva era quello che aveva raccomandato il Signore ( andate e moltiplicatevi), morale che Adamo ed Eva potevano seguire o no perché passava dal loro libero arbitrio ed erano peccatori.
- La moralità è invece una caratteristica intrinseca ed oggettiva alla società ( e quindi dei suoi componenti che la vogliono realizzare) senza la quale la società non può sussistere.
Quindi morale e moralità sono due cose nettamente distinte! Il trascendentale dinamico della moralità
- è costruttivo a livello essenziale di un soggetto ad esempio … la società.
- è oggettivo per tutti i componenti della … società. Non dipende né da Adamo, né da Eva, e nemmeno da una decisione condivisa tra Adamo ed Eva, per cui da loro la moralità-trascendentale non può essere cambiata, nemmeno un pochino.
- è conoscibile in modo oggettivo da entrambi i soggetti.
- Quando Adamo ed Eva vogliono costruire … la società … la moralità si impone “dal di dentro” ai comportamenti sempre ed in continuazione sino a che si è realizzata
- è “meccanica” in quanto dipende dai trascendentali logici essenziali . La buona volontà di Adamo od Eva o di tutti e due conta nulla. Conta il risultato legato all’incarnazione della “moralità in toto”. Oggi siamo vivi perché Adamo ed Eva non solo hanno assunto ma anche hanno realizzato nei propri comportamenti la MORALiTÀ della società in ogni sua singola parte.Questa sua necessità di incarnazione totale unita alla ferrea e conoscibile logicità degli stessi ( A=A, A≠B, tertium non datur), fa dei trascendentali dinamici lo strumento necessario a fondare una scienza.
Approfondimento 2
Il trascendentale della moralità nella formula IS_LM.
In un precedente studio abbiamo ricondotto la formula IS_LM ad un rapporto tra i trascendentali della MORALITÀ ( e non MORALE!!!!!) ed Educatività.
e adesso ci domandiamo quale è la moralità della società proposta da IS_LM perché il modello economico IS_LM, alla fine, diviene il modello per raggiungere il benessere dell’intera Realtà Storica.
In questa formula (tratta da Economia, uniBo, ed. Giappichelli, 2009 autori Gilberto Antonelli – Giulio Cainelli – Nicola De Liso – Riccardo Leoncini – Sandro Montresor) la società può sopravvivere quando la decisione dell’agire del soggetto raffigurato dal simbolo “b” è di aumentare o mantenere elevata la propria spesa.( “b” per definizione è un’azione di spesa, la quantità di spesa legata all’aumento di disponibilità di un euro)
Perché la formula funzioni il soggetto “b” deve decidere di spendere (=educatività), la norma costruttiva di questa spesa ( = trascendentale della moralità , non morale comunemente intesa) è l’aumento del PIL mondiale.
Per questo motivo, PER SOPRAVVIVERE, tutte le nazioni, tutti i giorni, ogni giorno, sono impegnate a favorire l’aumento della spesa che provocherà l’aumento del dinamismo IS_LM fin nei loro minimi capillari . E proprio per costruire in questo senso, nel contempo questa azione consiste nel distruggere chi parla o agisce in senso contrario.
Approfondimento 3
Poiché da un precedente studio conosciamo anche l’equivalenza trascendentali→princìpi della dottrina sociale cristiana come illustrato dallo schema sottostante possiamo passare ad una valutazione dell’impatto del modello IS_LM nei confronti della Dottrina Sociale Cristiana.
In IS_LM, la costruzione della dignità della persona umana ha per sua norma costruttiva ontologica (= MORALITÀ) che si identifica nella costruzione del bene comune la generazione di un consumo (C) e/o di un investimento (I+G+X). Lo riscrivo per essere capito meglio.
In IS_LM la sopravvivenza della società umana è legata alla sua norma costruttiva ontologica la MORALITÀ che rappresenta il suo bene comune: la generazione di un consumo (C) e/o di un investimento (I+G+X).1
Ma poiché il risultato “buono” è quello di segno positivo, la formula IS_LM non si fissa sui consumi statici “C” ma deve privilegiare come prioritari i consumi di investimento(I+G+X) in grado di aumentare i consumi futuri. Ne segue che per quel che riguarda lo sviluppo ontologico della dignità dell’agire sociale(= educatività), la formula IS_LM afferma che “La costruzione della dignità (economica) di una persona è tanto maggiore quanto aumenta la sua la capacità di generare un consumo o un investimento”.2
Poiché IS_LM è diventata riferimento dell’agire mondiale1 la sua MORALITÀ ( ripeto:la necessità di sopravvivenza di questa società e suo bene comune), la moralità che ci deve essere inculcata ogni giorno, tutti i giorni fino alla fine dei tempi, da ogni stato e governante è che le persone importanti per far migliorare i risultati IS_LM sono
- le persone “b”che hanno denaro e lo spendono! Le altre non producono benefici al paese (a sentire la formula ovviamente).
- le persone “b” che non spendono esclusivamente nei consumi delle famiglie “C”. In uno stato come l’Italia i consumi necessari di “C” non producono crescita, producono crescita i consumi voluttuari che si aggiungono ai necessari. Per la formula le persone decisive sono i ricchi, quelli che magari, hanno portato le risorse all’estero.
- sono le persone ricche che hanno denaro da investire in “I” ( le altre non possono far aumentare il PIL).
- sono le persone che comperano BOT ..
Questo vale per ogni altro soggetto, anche per gli stati perché “b” rappresenta un soggetto che può spendere, non necessariamente una persona. Uno stato finché non ha denaro da spendere conta nulla, lo confermano il caso della crescita di importanza della Cina, ma anche per converso la situazione dell’Italia indebitata, o anche il concetto di G8 che prende le decisioni per il mondo perché i paesi sono industrializzati … . In questo mondo “economico” se vuoi sopravvivere devi “muovere il PIL”, con buona pace della Dottrina Sociale Cristiana.
Conclusioni
Se si vuol rendere efficace la DSC, occorre che l’IS_LM torni ad essere solo il riferimento dello sviluppo economico. Perché si compia questo passaggio occorre sviluppare un altro indice di sopravvivenza oggettivo, che è necessario individuare e fondare attraverso i trascendentali dinamici (necessità ontologico-oggettive della Realtà Storica, ontologico oggettive come come la Moralità “al tempo di Adamo ed Eva”). Il mondo profano riesce a ricevere la dignità della persona, il bene comune, la solidarietà e la sussidiarietà SOLO attraverso la mediazione dei trascendentali dinamici (necessità ontologiche costruttive di cui la MORALITÀ fa parte) che li pongono come fattore di sopravvivenza .
Si spiega così la fondatezza scientifica delle parole di papa Francesco, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II solo per citare gli ultimi tre.
«194. Affinché sorgano nuovi modelli di progresso abbiamo bisogno di «cambiare il modello di sviluppo globale», [136] la qual cosa implica riflettere responsabilmente «sul senso dell’economia e sulla sua finalità, per correggere le sue disfunzioni e distorsioni».[137] Non basta conciliare, in una via di mezzo, la cura per la natura con la rendita finanziaria, o la conservazione dell’ambiente con il progresso. Su questo tema le vie di mezzo sono solo un piccolo ritardo nel disastro. Semplicemente si tratta di ridefinire il progresso. Uno sviluppo tecnologico ed economico che non lascia un mondo migliore e una qualità di vita integralmente superiore, non può considerarsi progresso. … .» Francesco, Laudato Sii, Libreria Editrice Vaticana Roma 2015 [5-ALCUNE LINEE DI ORIENTAMENTO E DI AZIONE, IV POLITICA ED ECONOMIA IN DIALOGO PER LA PIENEZZA UMANA , § n°/p. 58-59 http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.pdf].
1«50. …Si pretende così di legittimare l’attuale modello distributivo, in cui una minoranza si crede in diritto di consumare in una proporzione che sarebbe impossibile generalizzare, perché il pianeta non potrebbe nemmeno contenere i rifiuti di un simile consumo….» Francesco,Laudato Sii,Libreria Editrice Vaticana Roma 2015 [1-QUELLO CHE STA ACCADENDO ALLA NOSTRA CASA,[ [ V INEQUITÀ PLANETARIA [ , § n°/p. http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.pdf].
1«60. I meccanismi dell’economia attuale promuovono un’esasperazione del consumo, ma risulta che il consumismo sfrenato, unito all’inequità, danneggia doppiamente il tessuto sociale.»
Franciscus, Evangelii Gaudium,Libreria Editrice Vaticana Roma 2013 [CAPITOLO SECONDO NELLA CRISI DELL’IMPEGNO COMUNITARIO, 2 I. Alcune sfide del mondo attuale, § No all’inequità che genera violenza n° 60.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium.html].
2«51. Le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e, viceversa. Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all’edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano [122]. È necessario un effettivo cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili di vita, “nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti” [123]..»
Benedetto XVI,CARITAS IN VERITATE, Libreria Editrice Vaticana Roma 2009, 5. Capitolo quarto, § 5.SVILUPPO DEI POPOLI, DIRITTI E DOVERI, AMBIENTE n° 51.
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20090629_caritas-in-veritate.html