EDUC

Le riflessioni sull’essenza dell’ente dinamico illuminano il confronto fra di esso e la realtà sociale, permettendo di raggiungere delle precisazioni assai importanti. Conviene però cominciare dal confronto tra ente dinamico e realtà storica o realtà umana esistenziale tutta quanta. Già sappiamo che l’ente dinamico rappresenta la categoria metafisica interpretativa di essa. La realtà umana esistenziale va interpretata come ente dinamico, è ente dinamico. Potremo anche dire che la realtà umana esistenziale È L’ENTE DINAMICO?. .

Se sì, ente dinamico e realtà umana esistenziale si equivalgono. Ma perché ciò possa avvenire, è necessario che l’ente dinamico contenga tutta la realtà umana esistenziale, nella sua universalità e concretezza, facendo di essa una sintesi unitaria e reale, attivisticamente diveniente, appunto perché sintesi della realtà umana esistenziale nell’ente dinamico, e dunque sintesi dinamica.

Ed ecco allora come risulta l’ente dinamico quale categoria interpretativa della realtà umana esistenziale considerata nella sua totalità e globalità spazio-temporale: risulta ENTE DINAMICO UNIVERSALE UNITARIO SINTETICO REALE E CONCRETO. Ossia: la realtà umana esistenziale nella sua totalità è l’ente dinamico universale unitario sintetico reale e concreto.

Tale equivalenza è una conseguenza necessaria dell’essenza dell’ente dinamico che realisticamente ed attivisticamente diviene, si fa. Ed invero, il farsi di tale essenza, che è l’essenza reale dell’ente dinamico, non può essere che unitario e sintetico, altrimenti non sarebbe più il farsi di un’essenza reale. E dev’essere un farsi universale e concreto, pena il cessare di essere un farsi essenziale. L’essenza che diviene (=essenza reale dinamica), intesa metafisicamente, e non soltanto empiricamente, non comporta nessun limite di tempo e di spazio. Onde il suo farsi non può essere che universale e concreto.

Come norma orientativa si può tener presente che la teoria dell’ente dinamico è sotto molti aspetti il rovescio della teoria dell’ente statico. Un primo esempio è proprio questo: mentre l’essenza reale dell’ente statico è singolare ed astratta, l’essenza reale dell’ente dinamico è universale e concreta. A livello metafisico quindi, l’ente dinamico si traduce necessariamente in ENTE DINAMICO UNIVERSALE E CONCRETO (in sigla: EDUC), interpretando in tal modo metafisicamente ed ontologicamente la realtà umana esistenziale.

Trattandosi tuttavia di ente dinamico ossia di ente in costruzione, sarebbe ridicolo pretendere di vedere con gli occhi la realtà umana esistenziale come EDUC; com’è ridicolo pretendere di vedere con gli occhi un palazzo finito, quando è ancora in costruzione o forse si stanno gettando solo le fondamenta!…

L’interpretazione della realtà umana esistenziale come EDUC assume una eccezionale importanza per la realtà sociale, perché serve a mettere a fuoco nel modo giusto la sua interpretazione filosofica e la sintesi sociale cristiana.

La realtà sociale, come aspetto fondamentale della realtà umana esistenziale, non può trattarsi metafisicamente che come realtà umana esistenziale interpretata come EDUC, visto precisa­mente nel suo aspetto sociale.

 Tommaso Demaria,5 SINTESI SOCIALE CRISTIANA,Quaderni di Cultura e Formazione Sociale a cura dell’Istituto di Scienze Sociali del Pontificio Aten Torino 1957[IV  Realtà sociale come ente dinamico, § 10 – Ente dinamico e realtà sociale. p. 52-54].

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