6-Il senso etico-sociale |
Un altro «senso» di ideologia, è quello etico-sociale. Ideologia in senso etico-sociale. Esso ha uno speciale interesse in rapporto alla Dottrina sociale cristiana.Quando la parola «ideologia» non era ancora così pregiudicata come lo è oggi, la Dottrina sociale cristiana era anche chiamata «ideologia cristiana». Il che assumeva ad un tempo un valore polemico e apologetico, in quanto così si affermava che anche i cattolici avevano la loro «ideologia», ben qualificata e ben contraddistinta da quella degli altri.
I tempi sono mutati. Più nessuno direbbe che la Dottrina sociale cristiana è l’ideologia cristiana (anche se forse continua a pensarlo). Al più tale espressione viene usata per autoconvincerci che la questione ideologica per noi cattolici è già superata, e non deve nemmeno porsi. C’è la dottrina sociale cristiana, e dunque «ideologicamente» c’è tutto. Ciò che importa è renderla più qualificata pastoralmente, e meno ideologicamente. Anche per questo, oggi non si dice più «Dottrina sociale cristiana», ma «Insegnamento della Chiesa in campo sociale», staccandoci di più dalla dottrina, ed accostandoci maggiormente all’impegno pastorale.
Comunque, è un fatto che anche la Dottrina sociale cristiana è stata chiamata «ideologia», precisamente nel senso dell’ideologia cristiana contraddistinta e contrapposta alle altre. E questo è appunto il senso etico-sociale di ideologia, di per sé legittimo come gli altri, e professato ovviamente da chi prende a cuore l’ideologia in tal senso, magari credendo che quello ne sia il senso più vero, o per lo meno il più doveroso e il più valido, se non addirittura il senso cristianamente esauriente.
È comprensibile come l’ideologia in senso etico-sociale sia stata presa a cuore in modo specialissimo dai cattolici, dando luogo all’ideologia cristiana identificata con la Dottrina sociale cristiana, cominciando dall’insegnamento sociale dei Papi che sta alla base di essa, e che da solo costituisce un patrimonio dottrinale di inestimabile valore.
La stessa validità di tale Dottrina, ricalcata sulla base incrollabile del diritto naturale e dell’etica cristiana, e immessa nella concretezza storica in funzione della persona umana con una sensibilità non comune e scevra di qualsiasi demagogia, ha concorso a donarle una funzione di surrogazione ideologica nel senso migliore del termine.
D’altra parte, la stessa ragion pratica, che conferisce alla norma etico-sociale un ruolo insostituibile e senza dubbio di un’efficacia unica, tanto da far pensare che basti da sola, ha concorso a far ridurre l’ideologia, anzi, la «sana» ideologia, alla norma etico-sociale cristiana.
Questa è stata forse la ragione, che assieme ad altre cause, ha precluso la via ad una autentica ideologia cristiana, venuta a mancare nel momento più critico della storia politico-sociale dell’umanità.
La lacuna non è certo da addebitarsi alla Dottrina sociale cristiana in se stessa e tanto meno all’Insegnamento sociale della Chiesa, che ne rappresenta il nerbo. La Chiesa, come madre e maestra di dogma e morale è la prima responsabile della sana dottrina etico-sociale. Non è però responsabile dell’ideologia cristiana, come tale, in quanto evade, sotto questo profilo, dalla sua competenza magistrale. L’ideologia infatti non è riducibile al suo senso etico-sociale.
Abbiamo parlato di senso etico-sociale di ideologia, che trova (o almeno ha trovato) una singolarissima verifica nella Dottrina sociale cristiana. Mentre questa ha legittimato la sua qualifica di «ideologia cristiana», precisamente come ideologia intesa in senso etico-sociale, manifesta d’altra parte sempre più la sua inadeguatezza ideologica, perché, appunto, l’ideologia non è riconducibile al senso sopraddetto |